Questo articolo è il primo di una serie di approfondimenti sul tema della qualità dell’acqua dei pozzi privati. Nelle prossime settimane, sul sito www.Sorgiva.info sarà trattato, di volta in volta, un argomento specifico:
- La qualità dell’acqua di pozzo – parte I
- Contaminazione microbiologica – parte II
- Caratteristiche chimiche – parte III
- Sistemi di trattamento – parte IV
- Manutenzione degli impianti – parte V
L’intento è quello di chiarire tutto ciò che i proprietari di pozzi debbono conoscere per assicurare la salubrità dell’acqua, tutelando così la salute di chi ne fa uso.
Tipologie di pozzo
Esistono 3 tipologie di pozzi domestici:
- Freatici – attingono l’acqua dalle falde freatiche oppure da corsi d’acqua sotterranei poco profondi (10/15 metri) e sono caratterizzati da un diametro molto ampio (almeno un metro). Si tratta di un acquifero in cui sono presenti rocce porose e l’acqua circola uniformemente in tutto il terreno. Necessitano di un sollevamento manuale o meccanico dell’acqua. Gli antichi pozzi in mattoni o pietra, molti dei quali ancora oggi funzionanti, appartengono a questa categoria.
- Freatici moderni – sono dotati di pompe per il sollevamento meccanico dell’acqua e di sovrastrutture di protezione in legno, cemento o mattoni.
- Artesiani – hanno un piccolo diametro di circa 14/33 cm., una profondità di 20/100 metri e captano l’acqua dai bacini artesiani, in genere alimentati dall’infiltrazione delle acque meteoritiche del sottosuolo. Nella falda artesiana l’acqua è compressa tra due strati impermeabili e, perforando lo strato superiore, arriva in superficie per effetto della pressione. Se quest’ultima è molto forte l’acqua raggiunge il suolo senza l’ausilio di pompe. Tuttavia, soprattutto nei pozzi per uso domestico, spesso l’acqua non ha una pressione tale da fuoriuscire e necessita quindi di pompe di sollevamento.
L’acqua di pozzo
Avere un pozzo oggi, soprattutto per chi non può attingere alla rete idrica e vive fuori città, è una grande fortuna: rende autonomi e garantisce una riserva d’acqua, specie in questo momento di grave siccità. Tuttavia, l’acqua non sempre è adatta al consumo e, quindi, prima che venga utilizzata deve essere potabilizzata.
A volte la trasparenza e il gusto potrebbero indurre in errore. Infatti, i criteri “inodore, insapore e incolore” non sono sufficienti a garantire la salubrità dell’acqua la quale, pur essendo trasparente, potrebbe contenere batteri e/o sostanze chimiche pericolose. Al contrario, in alcuni casi, potremmo bere senza alcun rischio un’acqua dal colore e gusto sgradevoli.
L’importanza delle analisi di laboratorio
Per essere certi di avere un’acqua potabile di buona qualità è necessario conoscerne la composizione microbiologica e chimica attraverso analisi complete di laboratorio. Inoltre, è importante, nel corso del tempo, monitorare ogni cambiamento delle proprietà fisiche dell’acqua. Se si percepisce una perdita di trasparenza o un gusto e un odore sgradevoli, è necessario risalire alla causa e ripetere le analisi complete di laboratorio.
Ad ogni modo, si consiglia di controllare:
- La qualità batteriologica dell’acqua almeno una volta l’anno. I batteri, infatti, sono organismi invisibili a occhio nudo ed è consigliabile analizzare periodicamente l’acqua per escluderne la presenza, ad es. dei coliformi totali o dell’ E. coli. Il rilevamento di E.coli indica che la fonte o l’impianto sono stati contaminati da liquami e, pertanto, l’acqua non è più potabile. La presenza di coliformi totali, in assenza di E.coli, denota un’infiltrazione d’acqua di superfice oppure la formazione di un biofilm (pellicola di microrganismi) nel pozzo e/o nelle tubazioni. Nel prossimo capitolo sulla “qualità microbiologica dell’acqua” sarà spiegato come intervenire.
- La qualità chimica dell’acqua. L’acqua di pozzo proviene dal sottosuolo e contiene in soluzione i minerali delle rocce e del terreno attraversati dall’acqua. Pertanto, la sua qualità dipende in parte dal tipo di terreno, dai minerali presenti nella zona di riferimento e dal tempo di contatto dell’acqua con questi elementi. Alcuni minerali disciolti, se in concentrazioni elevate, possono rendere insalubre l’acqua, v. contaminazione chimica di origine naturale (arsenico, fluoro, boro, uranio, vanadio, piombo ecc.). inoltre, le acque sotterranee sono soggette a contaminazione chimica di origine antropica, legata ad attività agricole e industriali. La qualità dell’acqua di pozzo dipende, quindi, sia dalla chimica del terreno sia da ciò che accade in superfice (sversamenti, piogge acide ecc.). Nel capitolo dedicato alla “qualità chimica dell’acqua” sarà chiarito anche come intervenire.
Riferimenti normativi
La qualità delle acque destinate al consumo umano è disciplinata dal D.lgs 18/23, in attuazione la direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020.
Sorgiva Srl
Sorgiva Srl, con sede principale a Roma, via F. Jorini 61, è una società specializzata in sistemi di trattamento delle acque. Interviene operativamente nelle regioni Lazio, Toscana, Umbria, Abruzzo e Puglia per installazioni di impianti di potabilizzazione pozzi, depurazione dell’acqua di rubinetto e addolcimento dell’acqua calcarea. Fornisce assistenza tecnica e manutenzione di impianti a privati e a piccole, medie e grandi aziende. Vende on line tutti gli apparecchi per il trattamento dell’acqua e relativi ricambi. Fornisce consulenza e supporto tecnico a distanza in tutto il territorio nazionale.
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