Legionella: un rischio sempre più presente
Il caso più recente di legionellosi è apparso oggi, 16 gennaio 2018, sui quotidiani locali di Monza, dove per tre giorni resterà chiuso un centro sportivo molto frequentato dai brianzoli di tutte le età. La causa è la presenza del batterio nelle tubazioni degli spogliatoi. Solo alcuni giorni fa, il 9 gennaio, era stata messa sotto sequestro, per ragioni di sicurezza pubblica, la piscina di Felice Cascione dove erano stati riscontrati altissimi livelli di legionella. Si tratta solo dei casi più recenti di un’infezione seria che si riscontra quasi quotidianamente in Italia. Nonostante ciò i mass media, che si animano di dibattiti relativi a svariate emergenze, raramente affrontano con la dovuta serietà questo argomento, tanto che l’opinione pubblica ha la percezione di essere al sicuro e che il problema non esista più. Eppure i casi di legionellosi non sono affatto diminuiti, anzi stando al rapporto del Ministero della Salute le infezioni contratte negli ospedali negli ultimi dieci anni sono drasticamente aumentate. Uno dei più recenti riguarda il contagio da legionella nella struttura ospedaliera laziale del Sant’Alessio, dove due utenti hanno contratto l’infezione.
I casi citati sono solo alcuni, ma il problema è preoccupante e va affrontato in modo serio. Tutte le strutture a contatto con il pubblico sono a rischio di contagio, le infezioni si possono contrarre nelle corsie ospedaliere o negli ambulatori dei nosocomi, nelle piscine, nelle saune e in tutte le strutture turistico-ricettive. I responsabili di tali strutture pubbliche e private hanno, pertanto, l’obbligo giuridico e morale di monitorare periodicamente i propri impianti idrici e di condizionamento al fine di prevenire le infezioni da legionellosi. Si tratta innanzitutto di tutelare la salute dei cittadini, ma anche di evitare scandali e sequestri che danneggiano l’immagine e l’economia aziendale. Basta affidarsi a una ditta seria e responsabile per eseguire i controlli e interventi periodici.