Da una prima osservazione dell’acqua che beviamo (colore, odore e sapore) è possibile capire se sia potabile o meno, individuarne le caratteristiche, gli eventuali problemi e le possibili soluzioni.
Caratteristiche dell’acqua | Cause frequenti | Possibili soluzioni |
Residui di sedimento fine bianco/giallastro nei lavandini, tubi, stoviglie, nonchè incrostazioni nelle tubature, bollitori, scaldabagni ecc. | Durezza calcarea dovuta al calcio e magnesio. Un livello di durezza superiore a 25 gradi francesi causa questi inconvenienti. L’acqua è potabile, ma provoca danni a impianti, sistemi di riscaldamento ed elettrodomestici | Addolcitore a scambio ionico (scambia calcio e magnesio con sodio) |
All’apparenza limpida, produce nel tempo aloni marroni, arancioni o rossi su sanitari e muri (in caso di irrigazione). Il sapore ha un retrogusto metallico | L’acqua contiene ferro e manganese disciolti in una concentrazione superiori ai limiti di legge (acqua non potabile) | Deferrizzatore o, nel caso di presenza contemporanea di durezza, resine selettive ecomix |
Sapore dal retrogusto salato, corrosione dei metalli | Presenza di cloruri in una concentrazione superiore a 250mg/l | |
Tracce gelatinose o opache nei lavabi, pentole ecc., odore di muffa. Biofilm oleosi sulla superficie dell’acqua e sulle pareti interne del serbatoio del wc, nelle pompe, nei filtri, nelle tubature e negli impianti di irrigazione. Sapore sgradevole e odore simile a quello di olio combustibile, cetriolo o acque sporche | Presenza di ferrobatteri. Si tratta di microrganismi che accelerano la reazione tra ossigeno e ioni. Anche se non rappresentano un pericolo per la salute, i ferrobatteri arrecano notevoli danni alle tubazioni, perché l’idrossido ferrico idrato prodotto dal loro metabolismo è insolubile e voluminoso. Depositandosi all’interno dei tubi ne riducono la sezione, ostruendoli. I problemi più gravi si hanno quando questi batteri proliferano nelle acque di un pozzo, intasandone le condutture e riducendo la portata del pozzo stesso | Clorazione e deferrizzazione |
Rumore gorgogliante in pozzi e rubinetti, bollicine bianche di gas nell’acqua | Gas disciolti nell’acqua (metano, etano, anidride carbonica) a una concentrazione superiore a 28 mg/l | Soffianti per aerare l’acqua in vasche o torri di degasazione |
Odore di uova marce, macchie nere e untuose | Idrogeno solforato, solfuri, solfato | Clorazione del pozzo, filtro ossidante, clorurazione e torri di degasazione, filtrazione continua. La filtrazione con carboni attivi può essere utilizzata nei casi meno gravi |
Odore di uova marce solo se l’acqua è calda | Reazione chimica con l’asta di magnesio anticorrosione (nota come “asta dell’anodo”) nello scaldabagno | Rimuovere e escludere l’asta o sostituirla con l’asta metallica alternativa (attenzione: la rimozione della barra può annullare la garanzia dello scaldabagno). |
Acqua torbida, scura o sporca | Concentrazioni misurabili di solidi sospesi totali (TSS) o torbidità causate da limo, sedimenti o argilla provenienti dal terreno o da perforazioni effettuate nelle vicinanze. Può anche provenire da metalli ossidati presenti in natura (ferro superiore a 0.3/l o magnesio superiore a 0.05 mg/l) | Filtrazione a cartuccia (nei casi meno gravi) o filtrazione su più livelli (nei casi più gravi) |
Patina oleosa in superficie | Sostanze variegate, quali carburanti, olio motore, lubrificanti, olio da cucina, grassi animali e decomposizione di sostanze organiche | Filtrazione a carboni attivi da sostituire periodicamente |
Macchie blu-verdastri nei lavandini e nelle vasche, sapore metallico, corrosione | Ph e residuo bassi. Le macchie sono causate dal rame o anche dal piombo proveniente dall’erosione delle tubature. Sintomi causati dall’acqua con LSI negativo (Indice di Saturazione Langelier) | Dosaggio di prodotti neutralizzanti, Iniezioni di carbonato di sodio o sostituzione delle tubature metalliche con componenti di plastica |
Sapore amarognolo o di medicinale, depositi squamosi , effetti lassativi, odore di uova marce | Presenza di solfati superiori a 250 mg/l | Scambio di anioni, osmosi inversa per produrre quantitativi sufficienti al fabbisogno di acqua per uso domestico |
Cattivo odore dell’acqua | Batteri coliformi, batteri fecali, batteri E. colibatteri provenienti da acque di scarico, sistemi settici, animali, pozzi con poca acqua. La presenza di questi batteri, a qualsiasi livello, possono provocare seri danni alla salute | Clorazione, lampade a raggi UV, clorazione o ozonizzazione nei casi più persistenti |
Melma rosa su infissi, superfici di lavelli, docce e wc | Batterio Serratia marcescens, patogeno umano responsabile delle infezioni ospedaliere, in particolare delle infezioni alle vie urinarie. Questi batteri proliferano in ambienti umidi con una temperatura tra i 5° e 40° e un ph tra 5 e 9 | Clorazione |
Possibile presenza di biofilm, ma l’acqua potrebbe essere all’apparenza limpida | Batterio della legionella responsabile di gravi infezioni polmonari, accompagnate da malessere generale e cefalee seguiti da febbre. Questi batteri possono sopravvivere a una temperatura dell’acqua compresa tra i 5,7° e i 55 ° e si sviluppano tra i 25° e i 42° in ambienti sia acidi che alcalini. Proliferano soprattutto in condizioni di stagnazione dell’acqua e in presenza di incrostazioni e sedimenti in impianti idrici degli edifici, come serbatoi, tubature, fontane, piscine, acque termali ecc. | Controllo delle condutture e dei boiler, eliminazione dei punti di ristagno. Uso di prodotti disincrostanti ed anticorrosivi. Dosaggio di prodotti specifici sanitizzanti. |
Naturalmente lo schema che abbiamo riportato è indicativo delle più comuni problematiche che si possono riscontrare da una prima osservazione dell’acqua potabile della propria abitazione, ma soprattutto dei pozzi. Tuttavia, prima di decidere come intervenire per rendere potabile o anche solo migliorare la qualità dell’acqua è necessario farne analizzare un campione da un laboratorio di fiducia. I tecnici Sorgiva possono fornire tutte le indicazioni necessarie per il prelievo del campione e per i conseguenti interventi necessari per la potabilizzazione dei pozzi e il miglioramento della qualità dell’acqua da bere.
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