Molti si chiedono se la clorazione dell’acqua sia nociva per la salute.
Innanzitutto bisogna dire che la clorazione dell’acqua è un processo fondamentale per eliminare qualsiasi tipo di batteri presenti in essa. Senz’altro il cloro non fa bene alla salute, ma la sua tossicità dipende dalla quantità che ne ingeriamo. Bisogna tener conto che tutte le acque di qualsiasi acquedotto vengono clorate prima di uscire dal nostro rubinetto di casa. L’importante è non superare, al rubinetto di prelievo, la dose massima di 0.2 mg/lt di cloro e restare sul valore ottimale di 0.1 mg/lt. Queste quantità di cloro non solo non comportano alcun rischio per la salute, ma ci garantiscono che la nostra acqua sia sicura e priva di virus e batteri.
L’unica traccia percepibile del cloro nell’acqua che beviamo è il sapore che questo le dà. Spesso infatti il sapore di cloro risulta poco piacevole al palato e molte persone preferiscono acquistare acqua in bottiglia proprio a causa di questo retrogusto.
In realtà eliminare il cloro residuo dall’acqua che beviamo è estremamente semplice. Basta installare prima del rubinetto da cui preleviamo l’acqua un sistema di microfiltrazione a carboni attivi. Questo oltre al cloro, elimina dall’acqua residui organici, cattivi odori o sapori. Il costo di questo tipo di filtrazioni è molto limitato, specialmente se andiamo a installare questi filtri solo a monte dell’acqua da bere.
La clorazione dell’acqua sebbene sia il più efficace, non è l’unico metodo per eliminare virus e batteri dall’acqua. Un altro sistema è quello della sterilizzazione con lampade a raggi UV. Questo metodo può risultare pratico in situazioni in cui non si ha la possibilità di accumulare l’acqua in serbatoi, cosa necessaria per una corretta clorazione.
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